mar 5, 2022 - Notizie    4 Comments

la Danza delle comete

Le comete si muovono regolarmente lungo vie prescritte dalla natura Seneca aveva affermato senza esitazione più di duemila anni prima.

Keplero secoli dopo aggiunse non compromettetevi di fronte alle verità matematiche; la scure a cui vuolsi far tagliare il ferro, non puà più dopo intaccare nemmeno il legno.

La ragione non sempre ha potuto prevalere, i demoni della paura sono più forti e più in profondità hanno dominato gli uomini in tutte le epoche, perchè è più facile, più istintivo, più spontaneo della fredda logica matematica.

Camille Flammarion, noto divulgatore scientifico ed astronomo francese del XIX secolo, così disse:

bisogna essere filosofi, bisogna riflettere, per giungere a cercare il perchè e il come dei fatti che si vedono quotidianamente od almeno la cui produzione è frequente e regolare. I fenomeni più meravigliosi passano inosservati; l’abitudine, attutendo in noi l’impressione non ci lascia che l’indifferenza. Notiam poi il fatto singolare, che l’impreveduto, lo straordinario faranno sempe nascere la paura, giammai la gioia o la speranza. Così è che in tutti i paesi, in tutti i tempi, lo strano aspetto di una cometa, la luce sepolcrale della sua chioma, la sua improvvisa apparizione nel firmamento, hanno prodotto sullo spirito dei popoli l’effetto di una potenza terribile, minacciosa per l’ordine anticamente stabilito nella creazione; e siccome il fenomeno è di breve durata, ne risultò la credenza che la sua azione deve essere immediata o per lo meno assai prossima; ora, gli avvenimenti di questo mondo offrono sempre nella loro concatenazione qualche fatto che si può riguardare come il compimento di un presagio funesto

Gli antichi credevano anche che le comete non fossero altro che anime in viaggio nel cielo così come è stato creduto quando in coincidenza della morte di Giulio Cesare apparve una cometa ( sidus Iulium ) ai romani nell’anno 44 a.C.

Diversi imperatori romani avevano anche a corte astrologi come Babilus per Nerone mentre altri piuttosto si prendevano gioco delle manifestazioni astrali come Vespasiano che dinnanzi agli spaventati cortigiani disse quella stella chiomata, non mi preoccupa; piuttosto si deve preoccupare il re dei Parti che è capelluto mentre io..sono calvo!

Dopo la caduta dell’impero romano, i sovrani continuavano ad avere attorno a sé gli astrologi che rischiavano la vita in qualsiasi momento per vaticini indesiderati oppure diventavano talvolta bersagli dei capricci delle teste coronate. Il Re di Francia Luigi XI detestava l’astrologo che aveva profetizzato la morte della sua favorita e quindi, un giorno, convocò il mago pronto per gettarlo in un sacco nella Senna e gli disse tu che pretendi di essere tanto abile nel prevedere la morte altrui, dimmi tu quando sarà il tuo momento e lo sfortunato rispose sire, le stelle mi dicono che morirò tre giorni prima di Vostra Maestà , il che sorprese il sovrano che lo rilasciò.

Succedeva anche che si decidesse di elevare subito chiese e monasteri come in seguito al passaggio della cometa di Halley nel 837 d.C in Francia.

Le comete se non erano portatori di sventura, diventavano angeli come credeva Paracelso l’astrologo svizzero del XVI secolo che pur diede impulso agli studi scientifici applicando l’osservazione empirica. Da notare che la cometa apparve anche nel 1066 durante la conquista normanna dell’Inghilterra e quindi riportata nel famoso Arazzo di Bayeux.

Il momento più spettacolare è stato quando Halley riapparve sui cieli di Europa nel 1456, poco dopo la caduta di Costantinopoli suscitando enorme emozione nella collettività tanto che furono pubblicate diverse illustrazioni e lavori sull’evento e pare che in seguito a tale commozione il Papa Callisto III ordinò di far suonare le campane il mezzogiorno ed elaborò una preghiera rituale oggi nota come Angelus.

Gli uomini del tempo solevano dare alle cose di cui poco si sapeva forme mostruose e spaventose e così è stato anche per le comete che talora, per l’osservatore Ambroise Parè del XVI secolo, apparivano di color sanguigno; alla cima si vedeva una spada impugnata da un braccio, circondata da altre spade e pure volti umani, irsute.

A tutto questo nulla valse poi il lamento di Pierre Gassendi:

le comete sono spaventevoli, ma a cagione della nostra dabbennagine. Noi ci fabbrichiamo gratuitamente degli oggetti di terrore panico, e, non contenti dei nostri mali, ne inventiamo di immaginari

Mazzarino, poco prima di morire, si divertì alla notizia di una cometa apparsa nel cielo e affermò che sarebbe stato un onore troppo grande per lui, burlandosi dell’ignoranza della corte. Invece durante un apparizione occorsa nel 1680 Filippo d’Orleans fratello del Re Sole si spaventò moltissimo credendo di essere destinato ad una sorte di morte pari a Cesare signori, voi ne parlate con disinvoltura…voi, voi non siete principi! La cosa ancora più curiosa e comica è che, sempre a riguardo di quell’avvenimento, si diffuse la leggenda della gallina che depose un uovo sul quale impressa pare fosse un immagine della cometa !

Poco prima di Newton non si risparmiò persino il matematico David Bernoulli sulla natura delle comete di cui affermò senza dubbio di sorta che le code erano esse segno di collera divina.

Si fece notare anche William Whiston che, con nella sua Teoria della Terra, collegò le comete al…diluvio universale !

come l’uomo, ebbe peccato, una piccola cometa passò vicinissimo alla Terra, e, tagliando obliquamente il piano della sua orbita, le impresse un moto di rotazione. Dio aveva previsto che l’uomo peccherebbe, e che i suoi delitti, giunti al colmo esigerebbero un terribile castigo; per conseguenza fin dal momento della creazione aveva approntata una cometa destinata ad essere lo strumento della sua vendetta. ( … ) il venerdì 28 novembre dell’anno del peccato 2349 o il 2 dicembre del 2926 fatto sta che la cometa forò il piano dell’orbita della Terra in un punto da cui il nostro globo non era distante che 14456 chilometri. La congiunzione ebbe luogo all’istante in cui suonava il mezzodì sul meridiano di Pechino ove dimorava Noè prima del Diluvio ( … ) una marea prodigiosa si levò ( … ) la coda della cometa toccando la Terra e la sua atmosfera, vi precipitarono dei torrenti di acqua che cadde per quaranta giorni ( … )

Infine lo studioso commentò che un altra cometa urterà la Terra dopo che essa verrà bruciata dal Sole una volta giunta a breve distanza in un prossimo futuro rendendola così inabitabile dopo un regno di santi sul mondo carbonizzato dalla nostra stella.

Le superstizioni e l’immaginario dominarono a lungo ogni considerazione sulle comete persino nella cosiddetta “età dei lumi” quando il povero astronomo Jerome Lalande nel 1773 pubblicò “considerazioni intorno alle comete” nel quale ipotizzò prossimi arrivi dei corpi celesti che subito erano stati interpretati come catastrofi dal pubblico terrorizzato. Le reazioni furono tali da costringere il dotto autore a dover rassicurare i lettori pubblicamente.

Lo stesso fenomeno di psicosi collettiva si ripeté tosto nel 1832 quando l’ex ufficiale di artiglieria ed astronomo Theodor De Damoiseau, osservando il movimento della incombente cometa di Biela, predisse che essa avrebbe potuto colpire la Terra entro il 29 ottobre dell’anno. La commozione fu tanta ma rapidi calcoli successivi corressero la previsione che difatti poi si risolse alla prossimità della cometa a non meno di “venti milioni di leghe”. Ancora una volta ennesime manifestazioni di terrore pochi decenni dopo nel 1857 sconvolsero la Francia in seguito a confuse notizie di un altra cometa distruttrice e di nuovo ancora nel 1872..

Per dire che nonostante gli entusiasmi del Positivismo restava sotto l’ancestrale impulso di paura e l’ignoranza più prevalente della conoscenza nella collettività.

Un tempo si parlava di corpi celesti in simili toni nonostante tentativi di osservazioni serie e conquiste scientifiche, oggi non è cambiato molto…ancora oggi vanno di tendenza ogni tot anni annunci clamorosi di cadute apocalittiche di meteoriti ( le comete non fanno più paura ) e non ci stupiamo poi di reazioni nel confuso mondo dei Social su conseguenze catastrofiche per la Luna oggetto di impatto di un razzo cinese in questi giorni…e ricordiamoci che i convegni dei terrapiattisti continuano ancora ad essere organizzati e persone rischiano la vita per dimostrare le proprie convinzioni spesso non supportate da approcci sperimentabili e da metodologie riconosciute.

GABRIELE SUMA

4 Comments

  • Ho trovato molto bello il titolo che invoglia a leggere questo interessante studio sulle comete. Il tuo scritto frutto di un’accurata ricerca storica è, in alcuni punti, anche divertente. Mi hanno fatto sorridere la leggenda della gallina che depose un uovo sul quale impressa pare fosse un’ immagine della cometa e l’episodio del mago al servizio di Luigi XI. Complimenti!

    • grazie :) mi fa piacere e anche per me, sono stati degli aneddoti molto divertenti che ho voluto infatti raccontare!

  • Come sempre i tuoi scritti riescono a catturare l’attenzione del lettore e, se posso chiedere, vorrei sapere se ci sarà una seconda parte dedicata alla cometa che guidò i Re Magi alla grotta. Grazie

    • grazie :) si è scritto molto sul tema, per quanto noi iconograficamente ci accostiamo per i nostri presepi alla rappresentazione fatta da Giotto nella Cappella degli Scrovegni per vivida memoria, pare, dell’apparizione della celebre Cometa di Halley passata sui cieli italiani nel 1301, la “cometa” che i “Re Magi” della tradizione hanno seguito è frutto di una congettura fornita dal teologo e filosofo del III secolo d.C Origene di Alessandria che ha rielaborato in chiave cristiana la credenza romana di annunci di grandi personalità con apparizioni di comete. Di recente si pensa che la presunta “cometa” della tradizione possa essere invece legata alla luminosità determinata da antichissime esplosioni cosmiche di supernove ma non si hanno prove certe anche per la scarsa documentazione diretta sull’avvenimento celeste.

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